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CodyColor: Utile per potenziare la working memory?



Da sempre interessata ad approfondire gli effetti e le inferenze che le attività di coding possono generare nei bambini con particolari difficoltà, soprattutto con fragilità nelle funzioni esecutive, ho trovato nel gioco CodyColor proposto durante la Summer School 2018 tenutasi a Urbino, un interessante strumento di stimolazione e di potenziamento proprio di tali funzioni.

Oltre ad esercitare l'attenzione focalizzata, l'inibizione alla risposta e l'autoregolazione emotiva, dal mio punto di vista aiuta nel potenziamento anche della memoria di lavoro. Essendo un gioco inoltre crea un clima di motivazione e incentivazione allo sforzo.

Le mie riflessioni si riferiscono principalmente alla modalità di gioco "da tavolo" e in parte alla modalità di gioco da pavimento in cui le caselle vengono pestate una alla volta. (Il gioco originariamente è stato pensato per essere "calpestato").

Riporto integralmente, in questa sezione, le riflessioni da me pubblicate nel gruppo Facebook Coding in your classroom now! in merito a tale tema e che hanno suscitato l'attenzione del prof. Alessandro Bogliolo. Per offrire maggior chiarezza ed organicità all'argomento il professore ha, a sua volta, pubblicato questo interessantissimo articolo dal titolo "CodyFeet, CodyColor e CodyRoby a confronto" in cui propone una comparazione tra gli strumenti e così facendo ne spiega nel dettaglio le caratteristiche. Le righe che seguono riportano la mia prima pubblicazione, mi riservo di aggiornarne le conclusioni in un momento successivo. Questo articolo ha lo scopo di fissare lo sguardo di osservazione e creare un termine di confronto temporale.

"Stimolata dal compito per il corso di #Codingpergenitori, sono andata ad approfondire il gioco #Codycolor, sviluppato durante la Summer3 2018. Fino ad ora l'avevo "trascurato" per mancanza di tempo. Ascoltando il webinar, effettuato in occasione della EuCodeweek, mi sono resa conto di una cosa per la quale vi chiedo una riflessione: la piattaforma CodyColor presenta le istruzioni non orientate. Le Caselle non si sviluppano ad incastro perciò è massima la libertà di sviluppo dei percorsi al suo interno. Questo, se da un lato garantisce la totale versatilità del prodotto, dall'altro implica uno sforzo a mio avviso maggiore da parte dell'esecutore. Richiede infatti un doppio passaggio astrattivo nei termini di associazione "colore-movimento" e "colore-istruzione". Le carte di Cody Roby orientano simbolicamente il movimento attraverso la freccia (e il colore è solo rafforzativo), mentre in CodyColor il passaggio dal colore al movimento non è immediato. Questo sicuramente permette un potenziamento della memoria di lavoro (il bambino deve tenere in memoria "l'istruction set" e riceve un input visivo non immediato del percorso), ma rende piu' complessa l'esecuzione. Proprio su questo desidero sollecitare una vostra riflessione. Il prof Alessandropresenta CodyColor come una possibile estensione o un possibile sviluppo di CodyFeet.... ma proprio per questa sua natura non del tutto intuitiva a me verrebbe istintivo presentarlo solo dopo che la classe/gli alunni hanno conosciuto e sanno muoversi con sicurezza sulla piattaforma Cody Roby. Riassumendo Volevo chiedervi se proporreste CodyColor prima o dopo aver presentato Cody Roby E se lo ritenete più o meno complesso. Su questa riflessione mi piacerebbe avere un parere anche del prof. Grazie mille! PS leggete anche i commenti a questo post perché ne sta nascendo una bella discussione😉 Non so se sono riuscita a porre con la giusta chiarezza la questione di rappresentazione simbolico-lessicale sulla quale sto ragionando ma spero che il mio dubbio sia intuibile."

Commenti:

Claudia Gualandi Il verso è dato dal robot... Su una casella grigia va solo avanti, sulla rossa va avanti e gira a destra, ecc. Non so se ho capito la questione che tu poni, ma credo che in qualsiasi momento tu voglia proporre il gioco quello che è fondamentale, credo per ogni gioco, è dare le regole in modo corretto...

Giovanna Landi si mi riferivo solo alla caratteristica non intuitiva della istruzione e al fatto che i passaggi astratti sono piu' di uno di seguito da tenere in memoria.

Giovanna Landi Il funzionamento delle istruzioni l'ho capito Claudia Gualandi la mia perplessità Era sul fatto che venisse considerata una piattaforma con metodologia di rappresentazione delle istruzioni più semplice ed intuitiva rispetto a Cody Roby quando in realtà la ritengo più complessa

Germana Palmisano Forse a noi può risultare più complessa perchè ci eravamo abituate alla singola istruzione con la simbologia delle frecce, cosa che invece risultava più difficili ai ragazzi che, almeno inizialmente, quando eseguivano "gira a destra" o "gira a sinistra" automaticamente facevano anche il passo in avanti. A loro potrebbe risultare più semplice questo, soprattutto se non hanno mai usato la simbologia delle frecce.

Giovanna Landi Germana Palmisano hai ragione però il dubbio che mi è venuto non riguarda "sensazioni" dovute alle conoscenze pregresse...è insito nel comando posto in questo modo che tu debba ricordare piu' passaggi a mente

Giovanna Landi In realtà "non mi interessa" l'ordine di presentazione dei giochi ma piuttosto capirne il grado di complessità per esserne consapevole.

Claudia Gualandi All'inizio mi sembrava più complesso, ma seguendo il webinar del professore ho visto che i bambini (che conoscono le carte di Cody Roby e sono in quarta) non hanno avuto particolari problemi. Credo che non ne avrebbero avuto comunque, secondo me basta che siano chiare le regole...

Giovanna Landi Claudia forse non riesco a spiegarmi, Le regole sono di per loro chiarissime, il mio dubbio era in merito al fatto che l'associazione colore e movimento non è intuitiva e spontanea come invece lo è la freccia direzionata.

Giovanna Landi Bada bene che quando dico che non è intuitiva Non voglio darle un'accezione negativa anzi! questa caratteristica è di stimolo e di ulteriore sviluppo per potenziare ed esercitare la memoria di lavoro ....solo che mi domandavo quanta consapevolezza c'è di questa cosa

Elena Littera io CodyColor lo trovo difficile per l'etá prescolare...piú di CodyRoby e sicuramente piú di CodyFeet

Giovanna Landi Elena Littera Grazie per il ritorno. Quando lo consiglieresti?

Elena Littera Giovanna Landi non saprei...forse dopo che avranno automatizzato dxrosso sxgiallo... ho difficoltá io strssa per questo (per me sinistra é rosso e destra é nero 😜)... probabilmente dopo codyroby e tanto esercizio

Giovanna Landi Elena Littera inizio a prenderne consapevolezza anch'io

Seguono riferimenti al corso di genitori.

Anna Teresa Fiori io ho dovuto provarlo materialmente, posizionando lettere e colori sulle piastrelle del pavimento...

Annalisa Albano CodyFeet nasce come gioco propedeutico a codyroby. La discriminazione del colore dei piedini e loro orientamento aiutano il bambino a familiarizzare con le istruzioni di Cody Roby. Ho avuto modo di notare come L’applicazione di codyfeet con alunni con bisogni educativi speciali permette una “effettiva” partecipazione, data proprio della semplificazione delle istruzioni direttamente rappresentate sulla tessere. E in riferimento a questo mia esperienza, ritengo che in termini di gradualità ( dal semplice al complesso) sarebbe più opportuno proporre in uno step successivo cody roby, dove il colore è “rafforzativo”poiché sono le frecce ( non più i piedini) ad orientare il movimento. Cody Color credo sia stato inteso come estensione/sviluppo di cody feet proprio perché l’associazione tra colori e rotazioni sono le stesse di Cody Feet. In termini temporali proporrei codyfeet - codyRoby - codycolor.

Giovanna Landi Annalisa Albano pienamente d'accordo con te visto che sia CodyFeet sia CodyRoby sono orientati, invece CodyColor implica l'orientamento interiorizzato e astratto. Penso anch'io che Alessandro intendesse estensione di CodyFeet per la correlazione con il colore e col fatto che entrambi sono pensati per essere calpestati.

Luisa Infante Si Giovanna, pienamente d' accordo. Con I miei alunni di 2a abbiamo fatto diversi percorsi su carta con CodyColor dopo aver seguito il webinar del prof. Devo dire che non e' stato facile all' inizio ma poi hanno capito... Penso assolutamente che siano…stati aiutati dal fatto di conoscere gia' le frecce di CodyRoby....Solo che qui operavano senza di esse... quindi si c' e' piu' astrazione. Io lo trovo fantastico! Per Halloween I bambini hanno disegnato delle griglie con I vari personaggi e poi si sono scambiati I quaderni e a coppie hanno effettuato il percorso creato dagli altri... Entusiasmante!

Giovanna Landi Luisa Infante grazie.... ho proprio voglia di avere due ore per provarlo con gli alunni.


Giovanna Landi Luisa Infante come hanno lavorato? Si autodefinivano il percorso? Oppure lo dettavi tu prima e loro eseguivano?

Luisa Infante Tutto da soli....dopo che ne avevamo fatto uno simile insieme...il comando: Aiuta ghost a tornare al castello stregato.... evitando I nemici...

Floriana Piccione Anche secondo me il Cody color è un passaggio un po' più complesso rispetto a cody roby: io ho fatto il test e ho impiegato un po' di tempo e tanta riflessione, prima di dare le 5 risposte e, considerato che ho una classe prima che non ha mai praticato…il coding, penso che aspetterò un po' prima di proporlo; ancora molti piccolini confondono destra con sinistra soprattutto quando queste lateralizzazioni sono poste in posizione speculare rispetto a loro. Comunque lo reputo un ottimo allenamento di riflessione che potrà essere approfondito dopo il giusto allenamento con la scacchiera☺

Alessandro Bogliolo Condivido (in parte) lo scrupolo di Giovanna nel ritenere che l'uso di colori non abbinati a simboli più direttamente riconducibili a istruzioni di movimento (come frecce o impronte) richieda un'astrazione maggiore, ma non dimentichiamo che le tessere sono pensate per essere calpestate. Questo cambia completamente la prospettiva e, a fronte del maggiore sfozo di astrazione appena citato, ne riduce un altro: quello di capire a che punto del percorso vada applicata una determinata istruzione. Buona parte delle difficoltà che incontrate nella soluzione degli esercizi che ho proposto nel compito per genitori è legata al punto di vista. Guardando la scacchiera senza percorrerla fate fatica a immedesimarvi nel robot che la percorre e che, vedendo giallo o rosso, ruota a sinistra o a destra. Disponendo le tessere sul pavimento e percorrendole cambia completamente la percezione e la difficoltà. Non ho la vostra esperienza con bambini di ogni età, ma le attività a terra che mi è capitato di proporre sono state comprese in pochi minuti anche da bambini di 6 anni. E' proprio questo uno dei vantaggi di Cody Color, che è intuitivo quasi quanto CodyFeet quando lo si percorre a terra, ma diventa un piccolo rompicapo se trasposto su un gioco da tavolo. Altro consiglio: aumentando la percentuale di grigi la difficoltà cala drasticamente. Quindi potete giocare su questo parametro per introdurlo gradualmente.

Claudia Gualandi Alessandro Bogliolo durante il suo webinar io non riuscivo a trovare la risposta, i miei alunni mi dicevano la lettera ed io eseguivo per dare la risposta in tempo. Hanno sbagliato una sola volta per la troppa fretta... Eppure la scacchiera era sulla Lim...

Luisa Infante Si prof. farlo sulla carta, quindi come un gioco da tavolo, e' molto piu' complicato...l'errore piu' frequente proprio quello di posticipare di una casella il giallo o il rosso... Ma una volta fatto notare hanno capito. Una cosa bella...vederli lavorare in coppia aiutandosi nel simulare I vari spostamenti a dx e sx .

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Alessandro Bogliolo Altra cosa che può essere utile per un approccio graduale è iniziare con CodyFeet su percorso, poi sostituire le tessere di CodyFeet con quelle di CodyColor, ma sempre su un solo percorso. Quindi passare alla scacchiera di dimensione crescente: 2x2, 3x3, 4x4, 5x5.

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Giovanna Landi Alessandro Bogliolo questo approccio è interessante! Grazie...gran bella idea

Elena Littera Alessandro Bogliolo, io uso un piccolo pupazzetto per far fare i percorsi sul tavolo quindi penso che se dovessi proporre codycolor userei lo stesso metodo


Alessandro Bogliolo Elena Littera è senz'altro utile

Elisa Castelli Giovanna condivido le tue perplessità e ritengo che tenere in memoria l'instruction set sia più complesso soprattutto per i bambini con problemi nella working memory. Io ho deciso di presentarlo dopo Cody Roby perché trovo più semplice il movimento simbolico attraverso le frecce

Giovanna Landi Elisa Castelli proprio quello che volevo dire, grazie del tuo rimando 😘

Elisa Castelli Giovanna forse non sono stata chiara. Come l'ha spiegato Alessandro nel post successivo sembrerebbe che avere il colore sotto i piedi possa facilitare il bambino. Dato che per deformazione professionale penso sempre a chi ha difficoltà il mio timore è che non ricordino l'associazione colore/movimento Destra/Sinistra Mentre con Cody Roby non devono ricordarlo perché il compagno che dà l'istruzione gli mostra la carta con la freccia. È come dargli uno strumento compensativo. Sembrerebbe una facilitazione ma tu sai bene che non lo è. Ma proverò anch'io per confermare o smentire questa ipotesi 😉

Elisa Castelli Grazie per aver condiviso il tuo dubbio.... pensavo di essere una mosca bianca

Alessandro Bogliolo Sulla working memory non sono d'accordo. L'instruction set non sta nella memoria di lavoro, ma nella memoria permanente. È la sequenza di istruzioni che sta nella memoria di lavoro. Averla a terra e camminarci sopra serve a non abusare della memoria di lavoro, in quanto non presuppone la memorizzazione della sequenza

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Elena Littera Alessandro Bogliolo mi sono persa🙄

Giovanna Landi Proprio perchè le istruzioni non sono scritte, il bambino per muoversi deve richiamare l'associazione "colore/movimento" e spostarsi avanti (oppure indietro in base all'esercizio) e questo richiamo richiede memoria di lavoro.

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Giovanna Landi Alessandro ritengo che nell'interpretazione data in questo post in cui ci si riferisce a CodyColor "carta e penna" (ovvero con caselle non calpestate, ma solo visualizzate) la memoria di lavoro sia utilizzata proprio nel richiamo dell'istruction set ogni volta che dobbiamo immaginare il percorso proprio perchè non lo stiamo percorrendo fisicamente.

Elisa Castelli Alessandro forse ho usato impropriamente il termine "instruction set" io mi riferivo alla sequenza di istruzioni

Giovanna Landi Elisa non abbandonarmi proprio ora😂secondo me la riflessione non è per niente banale e richiede consapevolezza dell'insegnante

Giovanna Landi La memoria di lavoro viene sollecitata ancor piu' quando ci si riferisce a spostamenti all'indietro che implicano un richiamo esplicito delle istruzioni perchè lo spostamento indietro non è immediato.

Giovanna Landi Erano solo pensieri...prima proverò con la classe

Alessandro Bogliolo Il riferimento di Giovanna e di Elisa alla memoria di lavoro è tutt'altro che inappropriato. E' un punto interessantissimo sul quale battero' molto in futuro per spiegare gli effetti del coding sull'apprendimento. Ma la memoria di lavoro è quella che trattiene quei pochissimi dati immediati di cui abbiamo bisogno per ragionare (in questo caso le istruzioni che qualcuno ci da), mentre l'instruction set presuppone una conoscenza apriori della convenzione adottata per darcele. Quindi l'instruction set deve essere acquisito, la sequenza si vede caso per caso. Le istruzioni disposte lungo il percorso riducono l'impegno della memoria di lavoro se si percorre fisicamente la scacchiera o se si usa almeno un segnaposto (come qualcuno suggeriva sopra), mentre non aiutano il puro ragionamento, che a quel punto trasforma il gioco in un piccolo (ma utile) rompicapo.

Giovanna Landi Alessandro Bogliolo potresti sottoporre la questione alla collega dott.ssa Manuela Berlingeri? Vorrei capire se, durante il periodo di apprendimento delle istruzioni, viene implicata la memoria di lavoro, nei termini spiegati, per il richiamo dell'istruzione non ancora consolidata. Mi interesserebbe molto la sua opinione Anche perché questa riflessione risulta generalizzabile a tante altre. Tanti training per Dsa si basano proprio su questo concetto (esercitare quelli che dovrebbero diventare automatismi per potenziare la memoria di lavoro).

Alessandro Bogliolo La vedo oggi. Intuitivamente credo anch'io di sì, ma solo fintanto che questa associazione non solo non è automatica, ma non è neppure stata memorizzata. Intendo dire che se io ti dicessi, papera=destra, cane=sinistra, gatto=diritto e poi ti facessi immediatamente vedere uno dei tre animali e ti dovessi agire, sarebbero per tutti stimoli immediati che occupano la memoria di lavoro. Se invece queste tre associazione, per quanto non ancora immediate, le avessi viste ore o giorni prima e non ripassate, lo sforzo che faresti sarebbe di recuperare da una memoria comunque persistente.

Adriana Cosentino intanto questo post lo metto nella memoria permanente di Facebook che è molto più "a lungo termine" della mia 😜 Grazie a tutti

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